La nostra storia

PASTA FRESCA “Rina” rappresenta nel panorama degli esercizi commerciali di Busalla un esempio unico di attività artigianali condotte da una discendenza di lavoratrici che hanno saputo portare avanti, con molto sacrificio, la più tipica tradizione culinaria ligure.

È sabato 14 luglio dell’anno 1956 quando il negozio PASTA FRESCA “Rina” apre i battenti grazie alla felice intuizione dell’allora trentacinquenne signora Rina Parodi. Per la verità la gente non sembra inizialmente molto interessata alle proposte della giovane artigiana. La stessa racconta che in quei giorni una signora, passando davanti al negozio con un’amica, si fosse lasciata scappare un eloquente: Nu rese! Nu Rese! (in italiano: Non avrà fortuna!).

In effetti in quegli anni la tradizione della pasta fresca era ancora celata nelle cucine di casa dove le donne, per lo più casalinghe, avevano il tempo e la capacità di preparare la celebre “pasta fatta in casa” ma ciò nonostante la storia dimostra che il pessimismo di quella signora era ingiustificato.

In quegli anni, peraltro, la produzione di pasta fresca si limitava ai tortellini e agli gnocchi fatti rigorosamente a mano, ai ravioli di carne realizzati con una macchina a manovella e alla pasta fresca non ripiena.

In negozio poteva poi essere acquistata pasta secca proveniente dallo storico pastificio “Adriano Cavanna” con sede a Pontedecimo, pastificio che ha fatto per molti anni la storia della pasta secca in Liguria.

Altra annotazione che dà la misura del tempo passato è il costo di 1 kg. di ravioli, venduto all’epoca a £ 900.

Nel negozio lavoravano allora due donne: la già citata Rina Parodi, titolare dell’esercizio, e la più giovane sorella Vincenzina. Nel 1963, in virtù delle aumentate richieste della clientela, entra nello staff un’altra donna che diventerà, col tempo, una figura determinante per il successo dell’attività:

La signora Maria Costa, per tutti “Milli”.

Ma è negli anni ’70 che l’esercizio conosce il suo maggior sviluppo dovuto anche all’ottima pubblicità procurata dai numerosi villeggianti di Genova che in quegli anni affollavano Busalla.

I metodi di lavorazione nel frattempo si ammodernano, anche se pansoti e gnocchi continuano a essere preparati manualmente. Alla clientela vengono ora offerti anche i condimenti: pesto alla genovese, sugo di noci, di carne e di funghi.

Gli anni ’80 portano a un consolidamento del successo dell’attività. In sintonia con un mercato sempre più desideroso di novità anche in campo gastronomico, le offerte di specialità aumentano e così vengono preparati ravioli con i ripieni più svariati: patate, pesce, carciofi, rucola, speck, prosciutto e basilico.

Tra la pasta non ripiena appaiono per la prima volta le trofiette di Recco e le trofie di castagne fatte a mano seguendo una antica tecnica valligiana e anche un tipico formato di pasta come i “taglierini” vengono proposti con diversi sapori: aglio e persa, zafferano, nero di seppia, peperoncino, rosmarino e limone.

Negli anni ’90 lo staff getta le basi per assicurare all’attività la continuità nel tempo. Sopraggiunge il tempo della pensione per la commessa “Milli” e la ormai quasi ottantenne Rina passa il testimone alla nipote Monica che con la mamma Vincenzina avrà il compito di traguardare il nuovo millennio all'insegna della qualità e della tradizione. A loro nel 1997 si aggiunge il contributo di Rosalba, detta Rosi, la nuova commessa che resterà fino al 2005. Nel 2001 viene assunta anche Monica Olcese che darà un grande contributo allo sviluppo dell’attività mentre, è del 2006 l’assunzione di Valentina Diana che resterà fino alla fine dell’anno, successivamente ad agosto 2007 viene assunta Elda Franco che completa l’attuale organico.

In questi anni il negozio arricchisce la propria proposta offrendo anche specialità tipiche di altre regioni italiane: i pizzoccheri della Valtellina, i corzetti del Levante e i testaroli della Lunigiana.

A esse si devono aggiungere alcune produzioni di pasta pronta da infornare quali lasagne, cannelloni e gnocchi alla romana, e in occasione della Festa delle Rose, la Pasta, i Ravioli e il Sugo alle Rose.

Alle soglie del nuovo millennio, nonostante il perfezionamento delle macchine di produzione di pasta fresca, immutato resta il principio ispiratore del lavoro in laboratorio: preparazione di prodotti “in giornata” ponendo particolare attenzione alla scelta delle materie prime, obbligatoriamente di prima qualità, a un costo giusto.

La passione delle lavoratrici della Pasta Fresca “Rina” per il loro lavoro non si esaurisce nella produzione e vendita della pasta. Per loro la pasta è anche fonte d'ispirazione creativa e, per i cittadini della Vallescrivia, è ormai da anni un appuntamento fisso una visita alla vetrina di Natale che presenta un presepe realizzato interamente con i vari formati di pasta secca. Un piccolo capolavoro di un’altra tradizione da noi molto viva: quella dei presepi.

A metà del XX secolo una donna ha dato il via a una storia di lavoro, di sacrificio ma anche di gioie e soddisfazioni. Oggi come nelle dinastie di un tempo, altre donne, sul solco di una cinquantennale esperienza, continuano quel lavoro, i buongustai si augurano ancora a lungo.